Nell'interesse di un cliente destinatario di una cartella di pagamento per oltre euro 25.000 da parte dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro avevamo proposto opposizione avanti al Giudice del Lavoro del Tribunale di Pisa. Avevamo contestato "la nullità e/o l’inesistenza della notifica della cartella, la prescrizione del credito, nonché la decadenza dall’Ente creditore dalla possibilità di esigere il credito".
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Pisa, Dott. Franco Piragine, con sentenza n. 70 del 4 marzo 2021, ha accolto il nostro ricorso rilevando al riguardo che: "In difetto di prova circa il fatto che la Nexive s.p.a. (società privata che ha partecipato al procedimento di notifica relativo alla cartella opposta, nel 2015) fosse munita del relativo titolo abilitativo, la notifica deve ritenersi nulla (Cass. ss.uu. 299/20). E’ vero, peraltro, che nell’avviso di intimazione n. 087.2019.9005619782/000 (notificato al ricorrente nel 2020) sono indicati il numero di cartella, la data notifica della stessa, il numero di ruolo, l’Ente creditore, la descrizione del tributo e l’anno di riferibilità dello stesso, ma ciò non prova affatto che la cartella sia mai entrata nella sfera di conoscibilità del destinatario: nessuna sanatoria per il raggiungimento dello scopo si è pertanto verificata. Il credito de quo è conseguentemente prescritto ex art. 28 l. 689/81".