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Bollette 19.09.2021

Il distacco del gas è illegittimo: cliente risarcito


Green Network condannata a risarcire euro 1.500,00

Siamo nel mese di gennaio 2019 ed un utente ci chiede tutela poichè improvvisamente - e senza preavviso di sorta - gli è stata disalimentata la fornitura di gas da parte di Green Network, alla quale solo da pochi mesi si è rivolta allettato dai risparmi economici dalla stessa pubblicizzati.

Verifichiamo subito che l’errore di tale Società è evidente perchè hanno inviato sia le bollette che il preavviso di distacco del gas ad un indirizzo errato, quindi facciamo subito provvedere il nostro assistito al pagamento del dovuto e chiediamo l’immediato ripristino della fornitura. Ma Green Network non provvede in merito e siamo quindi costretti a ricorrere in via d’urgenza avanti al Tribunale di Pisa. Il Giudice designato, conformemente alla nostra richiesta, fissa l’udienza di discussione e, al contempo, ordina (inaudita altera parte) alla Green Network di rialimentare il gas al nostro rappresentato. 

La Società riallaccia la fornitura ma si rifiuta poi di risarcire il cliente per tale interruzione protrattasi per 17 giorni e, quindi, dopo l’infruttuoso tentativo di conciliazione avanti all’Autorità a ciò deputata (ARERA), non resta altra scelta che formulare la richiesta di danni pari ad euro 1.500,00 avanti al Giudice di Pace di Pisa.

Dimostriamo documentalmente e ricorrendo alla prova testimoniale sia l’illegittimità del distacco che gli ovvi disagi subito dal nostro assistito (e così dalla sua famiglia, avendo anche due bimbi piccoli) e, richiamandoci a precedenti in merito, chiediamo la condanna della Green Network al pagamento di euro 1.500,00 di danni, oltre alla refusione delle spese legali (pure per la fase del tentativo di conciliazione).

Il Giudice di Pace adito, Dott. Dario Bongiorno, con sentenza n. 576 del 27.8.2021 (pubblicata il 14.9.2021), ritenendo fondata la nostra domanda, l’accoglie. Significativa la motivazione in punto di danno: “II pregiudizio derivato all'utente a titolo di danno non patrimoniale e stato allegato e provato. Non si e trattato di meri disagi, fastidi o ansie, come tali privi del requisito della "ingiustizia costituzionalmente qualificata" (Cass., S.U.n.26972 del 2008), situazioni prospettabili in ipotesi di una interruzione di fornitura per una durata temporale di alcune ore. La disalimentazione dell'utenza domestica per 17 giomi non puo considerarsi di breve durata, ed è pertanto fonte di un disagio non trascurabile, e meritevole di tutela risarcitoria, tanto più se si consideri, come nel caso di specie, la presenza nell'abitazione di figli minori. In ordine alla misura del danno da risarcire per effetto della condotta gravemente inadempiente della convenuta, si puo rilevare che, anche in base alle testimonianze assunte, l'improvvisa e prolungata assenza del gas dell'abitazione familiare ha costretto l'intera famiglia a rivolgersi a parenti ed amici per soddisfare i minini bisogni primari. II danno non patrirnoniale, come sopra inteso, va quantificato in via equitativa, non potendosi determinare nel suo preciso ammontare (vedi Cass.ord. n. 25590/14). Nella fattispecie, tenuto conto di 17 giomi di interruzione, si ritiene equo liquidare complessivamente la somma di € 1.500,00 all'attualità”.







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Alberto 19.09.2021
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