Ci sono voluti 9 anni ma alla fine i clienti hanno ottenuto il riconoscimento delle loro ragioni di credito: decreto ingiuntivo della Banca per euro 44.000 revocato ed accertamento a loro favore di un credito di euro 27.000.
Questa la decisione del Tribunale di Pisa che, con sentenza del 3 ottobre 2022, nel rilevare poste passive indebite sul conto corrente (interessi usurari e commissioni non pattuite e indeterminate) ben superiori al credito azionato dalla Banca stessa, ha accolto la nostra opposizione, rideterminato il saldo del conto corrente a favore dei correntisti per euro 27.000 e l'ha condannata alle spese di causa.